WoMen In Africa
……
( I parte)





Viaggiare …
Viaggiare e’, per me, un atto che inizia molto prima del giorno della partenza.
Inizia quando comincio a sognare una possibile meta, quando leggo e studio a riguardo, quando mi immagino li’.
E’ da quel momento che la mia fantasia mi aiuta a percepire suoni, odori, sapori, e mi catapulta diritta in una dimensione lontano da casa.
E’ da quel momento che preparo mentalmente la valigia. Valigia che, devo ammettere, non ho ancora imparato a fare.
Si’, perche’ ogni volta – conscia delle troppe cose stipate inutilmente a fatica in spazi che sembrano sempre incredibilmente stretti – mi riprometto di portare meno. Ma quel meno e’ sempre eccessivo!
Poi arriva il giorno della fatidica partenza. Anzi, facendo un passo indietro, arriva il giorno prima della partenza, che trascorre tra mille preoccupazioni e mille domande, gli occhi che diventano lucidi ogni qualvolta il mio sguardo incrocia quello del mio micione che deve restare a casa; gli ultimi preparativi, gli ultimi mestieri in casa. La notte passa pressoche’ insonne.
Ogni volta. Ogni volta un copione che si ripete. Inesorabilmente.
Poi pero’ si arriva a destinazione.
Finalmente la meta tanto sognata diventa realta’ e ……
…… la mente puo’ finalmente calarsi in una dimensione “altra”, diversa, tutta da conoscere e da vivere.

Dimensione in cui sono piombata scorrendo una parte delle meravigliose foto realizzate in Africa dal Fine Art Photographer
Ludovico Maria Gilberti
Il titolo scelto per la raccolta di immagini e’ evocativo: WoMen, crasi tra Women & Men, Donne e Uomini. Studiato, a mio avviso, apposta per non conferire identita’ alcuna ai soggetti, ma per rappresentare l’Essere Umano nella sua essenza, spogliato da qualsiasi definizione, etichetta, genere.

Ammiro e riammiro un’immagine dopo l’altra.
Nelle orecchie sento il fragore delle onde e gli schiamazzi dei bambini che giocano, nel naso percepisco l’inconfondibile odore di salmastro, sulla pelle sento il calore degli implacabili raggi del sole che, anche al tramonto, sembrano voler bruciare tutto cio’ che sfiorano.

I colori intorno a me sono abbagliati da una luce che quasi fa male



La Vita scorre ignara degli sguardi che rimangono rapiti da gesti semplici, tanto spontanei perche’ quotidiani.





La Natura racconta di se stessa, del suo moto perpetuo, della sua prorompente energia



I bambini “fanno” i bambini, le donne assolvono ai loro compiti abituali, gli uomini pensano a portare a casa il companatico.


Gli animali seguono un ritmo istintivo, arcaico

Tutto scorre secondo un ritmo prestabilito di cui mi sento inerme spettatrice

E mi rendo conto, come se non lo sapessi gia’, con un nodo che mi invade la gola, che il Mondo ha una sua ciclicita’ cui nessuno di noi puo’ sottrarsi e un suo incessante divenire che si moltiplichera’ anche quando io non ne saro’ piu’ parte integrante.
Paola M.M. Barozzi

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Fine Art Photography by Ludovico Maria Gilberti